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Marco Aurelio (Marcus Aurelius Antoninus) (121-180)


Imperatore romano dal 161 al 180 d.C., ebbe la fama di governante filosofo e letterato. Membro di una famiglia d'origine spagnola, il suo nome originario era Marco Annio Vero; fu fin da giovane un prediletto dell'imperatore Adriano, che gli diede la possibilità di ricevere un'ottima formazione di retorica, grammatica e filosofia. Venne in seguito adottato da Antonino Pio, di cui sposò la figlia Faustina e al quale, nel 161, successe alla guida dell'impero, affiancato, ma in posizione subordinata, dal fratello adottivo Lucio Vero (morto poi nel 169). Fu, per buona parte del suo regno, occupato a difendere i confini dell'impero, minacciati dalle pressioni dei Parti in Asia Minore e delle popolazioni germaniche sul confine danubiano; L'importante vittoria sui Marcomanni (167-168) venne commemorata sulla colonna tortile (Colonna Antonina) fatta erigere a Roma dal figlio e successore Commodo.
Profondo amante della filosofia, abbracciò i precetti stoici improntando la propria vita privata e pubblica di un rigore morale e di una umanità fuori del comune. Una sintesi del suo pensiero è racchiusa nell'opera che ci ha lasciato, scritta in greco, intitolata A se stesso (meglio nota come Pensieri o Ricordi); lo stile è asciutto e conciso.


bedenke, dass du kein anderes Leben als dein eigenes verlieren kannst, auch wenn du dreitausend oder dreißigtausend Jahre leben könntest, und es gibt kein weiteres Leben nach diesem. Also sind die längsten und die kürzesten Leben das gleiche. Die Gegenwart wird von allen Lebewesen geteilt, aber die Vergangenheit ist für immer vorbei. Keiner kann die Vergangenheit oder die Zukunft verlieren, und da sie dir nicht gehören, wie könnten sie dir genommen werden?